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11 set 2009

Il perché della Zero

di Luciano Caveri

La "Coca-Cola" è un must dell'americanizzazione del mondo. Consiglio la letttura illuminante di un libro-inchiesta di qualche anno fa "Coca-Cola, l'enquête interdite" di William Reymond (Broché). Da qualche tempo mi rode una curiosità: nella "Coca-Cola Zero", rispetto alla "Coca-Cola Light", non c’è il conservante benzoato di sodio. Per il resto l'etichetta elenca gli stessi componenti, mai precisandone le dosi. Avevo letto che la "Zero" era nata in vista della difficoltà in futuro, nell'Unione europea, di adoperare il termine "light", per altro già normato dalla disciplina comunitaria. Pare che non sia così e che la "Zero" avrebbe dovuto attirare la clientela maschile, che dà a "light" una connotazione troppo al femminile. A me la "Zero" sembra sgasata e mi sfugge la vera ratio del doppio prodotto.