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12 nov 2009

Crocifisso

di Luciano Caveri

Alla fine mi sono smosso da una qual certa pigrizia mentale e mi sono andato a leggere la famosa sentenza del crocifisso della Corte europea dei diritti dell'uomo a tutela della nota Convenzione di cui l'Italia è firmataria. Sono certo che la gran parte di coloro che la commentano non hanno letto questa sentenza, consultabile dal sito della Corte cliccando qui. La sentenza, assunta all'unanimità, mostra nelle premesse la lunga storia, addirittura risalente al Regno di Sardegna, dell'esposizione del crocifisso e purtroppo segnala anche le ragioni della difesa italiana, in vero assai modeste e che forse hanno condizionato in negativo i giudici. Resto convinto che non ci sia nulla di grave nell'esposizione del crocifisso (che pure - lo ricordo - si trova nell'aula del Consiglio Valle), ma prendere i giudici della Corte europea (che, come ricordo altrove, non hanno a che fare con l'Unione europea, ma con il Consiglio d'Europa!) per dei fessi è sbagliato. Spero che in appello l'Italia sappia ben motivare le ragioni in punta di diritto senza rifarsi alla... filosofia o peggio ancora a un confuso sentimentalismo.