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14 giu 2010

Vai con la griglia

di Luciano Caveri

La bella stagione, se finalmente si stabilizzerà, è il trionfo delle grigliate. Specialisti del ramo si esibiscono con griglie scaldate con diverse modalità e con trucchi del mestiere (specie gli intrugli "top secret" per la cottura) da far impressionare Paul Bocuse e le sue prelibatezze.  Il termine "in" è e resta "barbecue", quella modalità di cottura con braci ardenti che ci arriva dritta filata dalla cultura americana, ma che in Valle era già ben stratificata su modalità di cotture già ben presenti. Il termine deriverebbe da "barbacoa", parola con cui gli ad Haiti si identificavano una griglia di legno che serviva ad affumicare la carne. Minoritaria - ma bellissima - è l'altra possibile origine della parola, che deriverebbe dal francese "de la barbe à la queue", cioè un animale cotto tutto intero infilzandolo con lo spiedo proprio - e non essendoci più cannibali in giro fa meno impressione... - "dalla barba alla coda".