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23 giu 2010

Vuuuuuu

di Luciano Caveri

Sarei tentato di rivolgermi ad Eric, valdostano che ogni tanto ci scrive dal Sud Africa dove abita, per dirgli quanto la "vuvuzela" mi stia antipatica. La tromba da stadio ammorba ogni partita di calcio con il suo "vuuuuu" che mi fa propendere sulla derivazione onomatopeica della parola e mi obbliga a trafficare sull'audio del telecomando per limitare l'"inquinamento acustico". Leggendo la storia di questa trombetta caratteristica da stadio, si scopre che non è nuova la riflessione se vietarla o no, visto che questo rumore di fondo - che in televisione è già fastidioso - immagino che con l'acustica da stadio faccia "uscire pazzi" i giocatori e gli spettatori che non soffiano nel tubo di plastica. Mentre gli altri evidentemente hanno dei polmoni da subacquei. Tra l'altro guardando il bel film "Invictus", che ricorda l'uso simbolico del rugby intelligentemente voluto da Nelson Mandela, ho notato che lo strombazzare negli stadi non c'è in quello sport, per loro fortuna. Immagino che qualche fesso importerà la trombetta negli stadi italiani.