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29 lug 2011

Una disputa europea sul Bianco

di Luciano Caveri

Il mio amico parlamentare europeo Niccolò Rinaldi, che è un buon alpinista che di recente è salito sul Monte Bianco, dopo la sua performance, ha deciso di porre un problema politico in un'interrogazione scritta rivolta alla Commissione europea. Scrive Rinaldi: "La vetta del Monte Bianco è ancora oggetto di un conflitto tra Italia e Francia su a chi appartenga questa vetta. Secondo l'Italia, il confine fra i due Stati passa sul crinale della vetta, in virtù del trattato bilaterale del 1861, sospeso solo temporaneamente durante la seconda guerra mondiale. Secondo la Francia, non solo la vetta ma anche l'intero colle sommitale, fa parte del territorio francese". In un'interrogazione parlamentare che presentai sul tema alla Camera nel 1999, il sottosegretario agli Affari esteri Umberto Ranieri rispondeva che il problema non appariva ancora risolto, anche se veniva specificato che «nessuno vuole trasformare questo problema in una disputa territoriale anacronistica» e che «l'ambiente dei lavori in seno alla Commissione mista è estremamente amicale ed ispirata dalla massima volontà di collaborazione reciproca». In realtà ogni sforzo di trovare una mediazione, che si scoprì non riguardare solo la vetta, è finita con un nulla di fatto a livello diplomatico e dunque fa bene oggi Rinaldi a chiedere che cosa ne pensi l'Unione europea, sapendo che in effetti ormai - in una logica europeistica - certe dispute territoriali sono insensate, ma sapere chi è responsabile di cosa non è banale, come può essere nelle diverse materie di protezione civile. Ora leggeremo la risposta dell'Europa, possibile ago della bilancia della disputa fra i due Stati. Io, dalla lettura dei Trattati e dallo sguardo alle carte (grazie allo straordinario lavoro di Laura e Giorgio Aliprandi), penso che la vetta sia valdostana (pardon, italiana).