Vicino e lontano
Inizio anni Sessanta.
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Stento ormai a fare l'elenco degli attentati islamisti in Europa, figurarsi negli altri Continenti.
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Non mi infilo nella spiegazione del perché il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, ottocentesco, abbia inventato un modo di dire poi diffusosi: «L'uomo è ciò che mangia».
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Ci scriviamo spesso con il mio amico occitano, Mariano Allocco, grazie a quelle tecnologie che hanno accorciato i tempi altrimenti impossibili della posta ordinaria e annullate le distanze fra le rispettive vallate alpine.
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Sono davvero dispiaciuto di non poter essere ai primi di settembre in Val Formazza per un convegno scientifico su San Bernardo di Aosta, una personalità straordinaria, ancora molto da studiare.
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Ho passato da quando avevo sei mesi per una ventina d'anni tutte le estati in Liguria.
...continuaPrima che la famosa orsa del Trentino venisse uccisa dalla Forestale provinciale della Provincia di Trento, Enrico Martinet per "La Stampa" aveva raccolto il pensiero del montanaro-alpinista Reinhold Messner, che si è poi complimentato con la scelta di abbattere un animale pericoloso, così dicendo a "L'Adige": "«Faccio i miei complimenti al presidente Rossi».
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Mio zio Séverin Caveri morì quarant'anni fa.
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Ormai viviamo tutti con una certa fissazione da previsioni meteo, che siano da leggere per sapere che tempo farà dove abitiamo o sia per capire che cielo troveremo dove andiamo.
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Le "feste comandate" - in origine quelle imposte dalla Chiesa, cui si sono aggiunte festività civili - sono come boe nel mare degli anni della nostra vita.
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