Pensieri attorno al "coronavirus"
Quanti pensieri, talvolta troppi, si affollano in questa prova del "coronavirus", cui siamo chiamati.
...continuaQuanti pensieri, talvolta troppi, si affollano in questa prova del "coronavirus", cui siamo chiamati.
...continuaQuesta prova che viviamo e che consente di vedere diversamente il tempo della nostra vita, posta in isolamento e minacciata da un virus, assume un valore e forse serve non solo per riflettere su noi stessi, ma anche - per chi lo voglia fare - su di un orizzonte più vasto.
...continuaAnche il "Corriere della Sera" regalerà il tricolore nel solco della campagna che mira ad esporre la bandiera nazionale come simbolo di coraggio, riscatto, speranza contro quel nemico invisibile che è il "covid-19".
...continuaTorna prepotentemente sulla scena, nel tragico scenario dell'epidemia, la solita compagnia di giro in cui si stagliano alcuni esponenti del Partito Democratico, gli stessi che cercarono con la riforma costituzionale Renzi-Boschi di triturare il regionalismo a favore di un rigurgito dal sapore autoritario di uno Stato nelle mani di Palazzo Chigi, così come sperato dal giovane principe, Matteo Renzi.
...continuaIl quotidiano "La Repubblica" ha chiesto ai bambini, ottenendo risposte spassose e spiazzanti, «qual è la prima cosa che farai appena potrà uscire?».
...continuaCapisco quanto sia pesante il ruolo di presidente della Regione, oltretutto se lo si diventa per causa di forza maggiore, e quanto sia difficile farlo con quel che resta di una maggioranza eterogenea in una Legislatura controversa e brutta in tutti i sensi.
...continuaOgni anno, da tanti anni, pubblico qui - lo testimonia la cronologia del blog - qualche stupidaggine da 1° aprile, legato al "Pesce d'Aprile".
...continuaLa parola "vecchio" ormai è diventata desueta e si usa perlopiù e con molto pudore il termine "anziano" ed immagino che certi paladini del politicamente corretto potrebbero lanciarsi in un ponziopilatesco "diversamente giovane".
...continuaIl giornale letto in casa mia è sempre stato "La Stampa" di Torino.
...continuaChi è europeista per formazione e per convinzione soffre come un cane, quando dall'Unione europea nelle decisioni concrete e da assumere in questa crisi epocale non arrivano, per via della necessaria unanimità dei Paesi membri, messaggi solidali in favore dell'Italia, il Paese più colpito dalla pandemia che pure accomuna ormai tutto il vecchio Continente.
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