Lasciare in pace Émile Chanoux
Raramente parlo qui del mio lavoro quotidiano sui palinsesti delle trasmissioni radiotelevisive dei Programmi della "Rai Valle d'Aosta".
...continuaRaramente parlo qui del mio lavoro quotidiano sui palinsesti delle trasmissioni radiotelevisive dei Programmi della "Rai Valle d'Aosta".
...continuaPersino il premier Giuseppe Conte ha evocato - non so bene sulla base di quale reale approfondimento del tema - «il ghiacciaio sul versante del Monte Bianco che rischia di collassare».
...continuaIn premessa ricordo il caso di cronaca: Marco Cappato, politico radicale, accompagnò DJ Fabo, in fase terminale di una malattia degenerativa, in una clinica in Svizzera, dov'è consentito, come in altri Paesi del Vecchio Continente, il "suicidio assistito".
...continuaNon sempre, leggendo il "Corriere della Sera", sono d'accordo con le opinioni di Ernesto Galli della Loggia, uno dei politologi più acuti sulla scena italiana, che, con franchezza, mi era finito in fondo ai piedi, quando ammise - pur con pentimento - di avere votato alle Comunali di Roma la candidata grillina, Virginia Raggi.
...continuaCapitano tutti i giorni avvenimenti che si trasformano in notizie e oggi, se si decidesse di seguirne il flusso in continuo e da dovunque, ci sarebbe veramente da uscirne pazzi.
...continuaSono in una fase "zen" ed a questa mi attengo.
...continuaE' del tutto evidente di come sul futuro della nostra Valle agiscano scelte estranee alle nostre decisioni e che, a seconda di come vanno le cose, influenzano non poco il nostro sviluppo e la qualità della vita dei valdostani.
...continuaSe fossi il Partito Democratico - ma so bene di non esserlo - non piangerei sull'abbandono di Matteo Renzi, con la decisione di far nascere un nuovo soggetto politico, per altro annunciato ormai da mesi come una goccia che scava la roccia, e chi se ne stupisce recita la commedia, come hanno fatto i suoi compagni di partito quando gli hanno chiesto a poche ore dello strappo di rinunciarci.
...continuaBisogna guardarsi sempre attorno, perché anche questo è un dono, che ogni tanto ci sfugge fra le dita, come una distrazione che deriva dalla routine che rischia di ingrigire ogni nostra emozione.
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