Destini paralleli
L'incrocio delle vite e dei destini è una strana cosa e ognuno ci legge quel che vuole in tante varianti, che vanno dal disegno imperscrutabile alla totale casualità.
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30 giu 2013
L'incrocio delle vite e dei destini è una strana cosa e ognuno ci legge quel che vuole in tante varianti, che vanno dal disegno imperscrutabile alla totale casualità.
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Ho spesso ricordato che mai nessuna generazione ha vissuto dei cambiamenti tecnologici come è capitato a noi generazione del secondo dopoguerra.
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Troppo spesso mi capita di avere una qual certa repulsione verso la trattazione della "politique politicienne".
...continuaNon spiegherò più perché non mi sono candidato alle elezioni regionali.
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Il tema doveva essere "Montagna, nome femminile di luogo", ma lo scrittore Erri De Luca a Valsavarenche - che ho intervistato, se così si può dire, perché il soggetto è difficile - si è espresso anche sull'attualità che domina i giornali di oggi.
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Essere vigilanti vuol dire, con senso della misura, avere paura.
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Mi capita spesso di misurare, nella vita quotidiana, come quante cose cambino nel corso della nostra esistenza: siamo generazioni che vivono sempre di corsa a causa di mutamenti così repentini e onnicomprensivi, che tocca sempre essere all'inseguimento e non bisogna distrarsi nelle cose grandi, come nelle cose piccole e oggi - visto che sono giorni che sono un po' troppo serio - consentitemi di annotarne una minuscola e autobiografica.
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Dell'inchiesta della Magistratura aostana sul parcheggio pluripiano, che ha coinvolto - ed è il punto più delicato - il presidente della Regione Augusto Rollandin, si hanno solo il comunicato ufficiale della Procura e gli atti sinora conosciuti a mezzo stampa e le tesi difensive immediate dello stesso Presidente, espresse con diverse modalità.
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