Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
17 ott 2024

Fuori la lingua!

”Lingua” è una parola bifronte. Vale per l’ ”organo mobile della cavità orale" e anche - ma di questo oggi non mi occuperò - "sistema di comunicazione orale specifico di una comunità". Inutile dire come lingua e la lingua si incrocino, essendo quello che abbiamo in bocca un organo fondamentale della parola come pure del gusto. Altro incrocio su chi riflettere.

Facile evocare alcune espressioni, come lingua sciolta, lingua biforcuta, lingua lunga. E ancora: lingua velenosa, mala lingua, mordersi la lingua, non avere peli sulla lingua, tenere a freno la lingua.

Celebri i modi di dire: la lingua ...

...continua
16 ott 2024

Intanto, il lupo…

Quando in Italia un tema è scomodo non lo si affronta. Cito un argomento che appare e scompare: la storia della diffusione incontrollata del lupo, esempio di questi tempi in cui non decidere sembra una scelta.

Il lupo, cattivo per antonomasia per millenni nel rapporto con l’umanità, è ormai un essere angelicato. Tanto che quando dici in senso benaugurale “In bocca al lupo”, se rispondi con il vecchio motto “Crepi il lupo!” e non il ridicolo “Viva il lupo!” sei una specie di mostro.

Anche a me piace il lupo e non discuto sul suo ritorno sulle Alpi. Segnalo che questi carnivori non ha in Natura ...

...continua
15 ott 2024

Puff e shottini

Fa sempre impressione snasare dei cambi negli usi e costumi e nei comportamenti sociali, specie quando sono negativi. Sondo con curiosità il mondo adolescenziale, avendo la gioia di avere un figlio di quell’età e ben sapendo che il periodo è complesso e bisogna armarsi di pazienza.

Adolescenti lo siamo stati tutti e sappiamo come in quel periodo di crescita ci siano momenti e comportamenti ribellistici e uno scarso equilibrio in quell’afflato di crescita che significa la ricerca di una propria personalità e autonomia. Aggiungerei tre cose in più. I ragazzini di oggi sono quelli che hanno vissu...

...continua
14 ott 2024

La storia di Radio Mont Blanc

Da poco ho parlato dei 100 anni della Radio e della manifestazione pubblica che si sarebbe tenuta ad Aosta. Nella brevità del mio intervento, ho dimenticato di approfondire la questione della famosa Radio Mont Blanc, che trasmetteva Oltralpe dalla Valle d’Aosta e devo dire due cose in premessa.

Negli archivi RAI di Aosta ci sono diversi miei reportage che dal 1980 in poi ricordano la vicenda, quando ci sono state notizie e polemiche. Ricordo che con un troupe sorvolammo per fare delle riprese il Monte Bianco e il perché si capirà tra poco.

La seconda questione è che un ruolo centrale ebbe (ver...

...continua
13 ott 2024

Le sfide del digitale e della IA

Venerdì scorso a Courmayeur ho incontrato i manager ai vertici delle Partecipate regionali che si occupano storicamente - come la nostra società in house INVA - di informatica. Anche se in realtà oggi, di fronte a loro, c’è ormai il mondo digitale con roba forte tipo l'Intelligenza Artificiale, l'Internet delle Cose, la Blockchain, il Cloud Computing e la Realtà Aumentata/Realtà Virtuale.

Definizioni succedutesi nel tempo, ad esempio “nuove tecnologie” sa di vecchio e il termine “innovazione” così onnicomprensivo sembra il contenuto vasto delle tasche di Eta Beta. Troneggia, ormai: digitale.

...

...continua
12 ott 2024

La riunionite colpisce

Ascoltavo l’altro giorno France Info -una radio con flusso informativo che non ha purtroppo eguali in Italia - e con subitaneo divertimento ho sentito un reportage sulla “réunionite”.

Ohibò! Vado a vedere sul vocabolario: “Manie de tenir des réunions inutilement”. Mi sembra un sintetica rappresentazione della realtà, senza fronzoli.

Si apre un mondo all’improvviso e riavvolgo il nastro sul mio passato, dopo aver constatato che questa “riunionite” esiste anche - come neologismo - in italiano e che di certo negli anni ne sono stato vittima e talvolta carnefice.

Trovo l’incipit di un articolo d...

...continua
11 ott 2024

Le quinte colonne

Più passano gli anni e più cerco, nelle materie delicate, di approfondire prima di esprimermi per evitare l’effetto, pur legittimo, dell’emotività.

Non sempre è facile, perché l’esperienza serve anche, legittimamente, ad avere una sovrastruttura che potrebbe essere incrostata nel tempo. Per cui, nel caso delle vicende del Medio Oriente e dintorni, sono radicato in un’antica ammirazione per gli ebrei e per Israele, frutto di storie familiari, convinzioni personali e anche di letture e studio. Questo, però, cerco di mitigarlo per non essere troppo lesto nei giudizi, avendo ormai orrore per qualu...

...continua
10 ott 2024

Fra identità e federalismo

Se essere valdostani volesse dire pensare di bastarsi, di contemplare il proprio ombelico con autocompiacimento, crogiolandosi in un nazionalismo giacobino, allora risponderò sempre: no, grazie!

Il senso identitario, la fierezza delle proprie radici e il desiderio di avere una forma di autogoverno adatto ai tempi sono sentimenti giusti e condivisibili, ma vanno inseriti nei rapporti con gli altri. Chiudersi in sé stessi non ha mai fatto parte del mio modo di essere.

Così, in una chiave di apertura, ho sempre concepito la mia idea di politica. Sapere bene chi siamo, migliorando il migliorabile,...

...continua
09 ott 2024

Una vecchia storia

Ci sono, navigando sul Web per semplice curiosità, scoperte singolari.

Mi è capitato questo, guardando Query on line, la scienza indaga i misteri, che è una pubblicazione del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, che può vantarsi di aver avuto un rapporto stretto con il grande Piero Angela, che sbugiardava volentieri ogni balla paranormale.

Leggo un articolo e trovo una storia “valdostana”. Questo l’incipit: “Siamo nel 1879. Da dieci anni, presso l’istituto scolastico più prestigioso di Cuneo, il Regio Liceo-Ginnasio Silvio Pellico, che ha sede ne...

...continua
08 ott 2024

I 100 anni della Radio

Seguo con interesse le diverse manifestazioni che riguardano il secolo di vita della Radio.

Lo faccio come fatto personale - e lo spiegherò - ma anche perché siamo di fronte ad un inossidabile fenomeno sociale. Come fatto personale, perché la radio (passo al minuscolo) è sempre stata mia compagna di vita. Nei vaghi ricordi della mia infanzia da lì partiva la colonna sonora domestica. C’era la radio in certi ricordi di famiglia, come la radio a galena attaccata alla rete di un letto con cui mio zio Antonio faceva ascoltare Radio Mosca a suo fratello, mio papà. Penso a mio zio Ulrico e al suo ...

...continua